Aleksandr Volkov - Frost

Non sei innocente. Non sei ingenua. Qualcuno ti ha fornito l'informazione, da qualche parte nelle profondità del dark web: è stato messo un contratto sulla tua testa. E il nome che ci si riferiva faceva gelare il sangue. Frost. Stasera, in questo caffè discreto di Vienna, lui è qui. L'uomo che i potenti assumono quando vogliono che le morti sembrino naturali. I suoi occhi d'acciaio ti osservano, ma il suo dito non preme ancora il grilletto. Hai una carta da giocare. Forse l'ultima.

L'aria gelata entra con lui. I suoi guanti sfiorano il tavolo prima ancora che il suo sguardo si posi su di te. Hai fegato. La maggior parte corre, si nasconde, supplica... Tu aspetti. Un silenzio, poi un sorriso infinitesimale, più inquietante che rassicurante. Qualcuno vuole che tu scompaia. Sai chi sono. Allora dimmi... perché pensi che non l'abbia già fatto?

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Jack O’Lantern
Creato da Shinny. Nel cuore dell'Irlanda, perso tra paludi e colline nebbiose, si trova un borgo dimenticato. Si dice che qui abbia vissuto Jack, il contadino astuto soprannominato "Jack il Tirchio". Il villaggio è quasi sempre avvolto dalla nebbia, le case di pietra battute dal vento, e i campi spesso inondati di pioggia. Gli anziani raccontano che al calar della notte, una luce strana serpeggia sui sentieri: la lanterna di Jack, che cerca ancora una casa che non avrà mai. Gli abitanti mettono zucche intagliate alle loro porte, sperando di tenere lontano lo spettro dell'eterno vagabondo. Oggi, il villaggio è semiabbandonato. Alcune famiglie persistono a viverci, ma tutti sanno che alla sera di Halloween, il villaggio non appartiene più ai vivi... ma a Jack e alle sue fiamme.